Fonte: Gisella Rossi, http://www.facebook.com/note.php?note_id=156582751579
PESHAWAR, Pakistan (Reuters) - Le forze pakistane e i talebani sono stati protagonisti oggi di pesanti scontri a fuoco, dopo l'avvio ieri dell'offensiva terrestre contro le roccaforti dei militanti nel Waziristan del Sud, regione tribale al confine con l'Afghanistan.
Intanto, un primo bilancio dell'operazione, ribattezzata "Cammino verso la liberazione", fornito oggi dall'esercito parla di 60 morti tra i talebani e di 5 tra i soldati.
L'offensiva fa seguito a una serie di attacchi e attentati in diverse parti del Paese, tra cui l'assalto al quartier generale delle forze armate, che hanno provocato la morte di oltre 150 persone.
Circa 28mila soldati affrontano una forza stimata in 10mila uomini, tra cui un migliaio di combattenti uzbechi e alcuni militanti arabi di al Qaeda, dopo aver circondato il territorio e essere avanzati lungo tre diverse direzioni.
I militari hanno conquistato ieri una roccaforte talebana a Spinkai Raghzai, dopo che i militanti si sono ritirati sulle vicine montagne, dicono ufficiali pakistani. Ma nelle altre località la resistenza è forte.
Pesanti scontri a fuoco sono scoppiati stamattina presto mentre i soldati cercavano di farsi largo nella cittadina di Khaisora, controllata dai talebani. Sette militanti e un soldato sono rimasti uccisi, hanno detto funzionari dell'intelligence.
L'esercito aveva già lanciato in precedenza brevi offensive contro la zona. La prima nel 2004, quando registrò forti perdite prima di siglare un patto di pace.
I militanti hanno avuto a disposizione diversi anni per preparare le difese nella zona montuosa.
Ieri si sono registrati aspri scontri quando i soldati, appoggiati dall'aviazione e dall'artiglieria, hanno incontrato le prime resistenze. Quattro militari sono morti e 12 sono rimasti feriti, dice l'esercito, mentre mancano informazioni sulle perdite di parte talebana.
PESHAWAR, Pakistan (Reuters) - Le forze pakistane e i talebani sono stati protagonisti oggi di pesanti scontri a fuoco, dopo l'avvio ieri dell'offensiva terrestre contro le roccaforti dei militanti nel Waziristan del Sud, regione tribale al confine con l'Afghanistan.
Intanto, un primo bilancio dell'operazione, ribattezzata "Cammino verso la liberazione", fornito oggi dall'esercito parla di 60 morti tra i talebani e di 5 tra i soldati.
L'offensiva fa seguito a una serie di attacchi e attentati in diverse parti del Paese, tra cui l'assalto al quartier generale delle forze armate, che hanno provocato la morte di oltre 150 persone.
Circa 28mila soldati affrontano una forza stimata in 10mila uomini, tra cui un migliaio di combattenti uzbechi e alcuni militanti arabi di al Qaeda, dopo aver circondato il territorio e essere avanzati lungo tre diverse direzioni.
I militari hanno conquistato ieri una roccaforte talebana a Spinkai Raghzai, dopo che i militanti si sono ritirati sulle vicine montagne, dicono ufficiali pakistani. Ma nelle altre località la resistenza è forte.
Pesanti scontri a fuoco sono scoppiati stamattina presto mentre i soldati cercavano di farsi largo nella cittadina di Khaisora, controllata dai talebani. Sette militanti e un soldato sono rimasti uccisi, hanno detto funzionari dell'intelligence.
L'esercito aveva già lanciato in precedenza brevi offensive contro la zona. La prima nel 2004, quando registrò forti perdite prima di siglare un patto di pace.
I militanti hanno avuto a disposizione diversi anni per preparare le difese nella zona montuosa.
Ieri si sono registrati aspri scontri quando i soldati, appoggiati dall'aviazione e dall'artiglieria, hanno incontrato le prime resistenze. Quattro militari sono morti e 12 sono rimasti feriti, dice l'esercito, mentre mancano informazioni sulle perdite di parte talebana.